Negli occhi porta la mia donna Amore; Per che si fa gentil ciò ch’ella mira: Ov’ella passa, ogni uom ver lei si gira, E cui saluta fa tremar lo core. Sicchè, bassando il viso, tutto smore, E d’ogni suo difetto allor sospira: Fuggon dinanzi a lei Superbia ed Ira: Aiutatemi, donne, a farle onore. Ogni dolcezza, ogni pensiero umile Nasce nel core a chi parlar la sente; Ond’è beato chi prima la vide. Quel ch’ella par quand’ un poco sorride, Non si può dicer, nè tener a mente, Si è nuovo miracolo gentile.

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