“Or va mastro Brunetto Per lo cammino stretto, Cercando di vedere, E toccare, e sapere Ciò, che gli è destinato. E non fui guari andato, Ch’ i’ fui nella diserta, Dov’ i’ non trovai certa Nè strada, nè sentiero. Deh che paese fero Trovai in quelle parti! Che s’ io sapessi d’ arti Quivi mi bisognava, Chè quanto più mirava, Più mi parea selvaggio. Quivi non ha viaggio, Quivi non ha persona, Quivi non ha magione, Non bestia, non uccello, Non fiume, non ruscello, Non formica, nè mosca, Nè cosa, ch’ i’ conosca. E io pensando forte, Dottai ben della morte.
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